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Il Parco della Murgia Materana

Il Parco Archeologico Storico Naturale delle Chiese Rupestri del Materano o semplicemente Parco della Murgia Materana rappresenta una delle meraviglie paesaggistiche e culturali più affascinanti del Meridione d'Italia. Un luogo unico, dove natura, storia e spiritualità si fondono in un territorio che si estende per oltre 8.000 ettari, offrendo paesaggi straordinari e percorsi ideali per gli amanti dell’escursionismo, della fotografia e della storia.

Questo parco si sviluppa lungo le profonde gole scolpite nei millenni dalla Gravina di Matera e dalla Gravina di Picciano, affluenti del fiume Bradano, dando vita a canyon imponenti e suggestivi. Si trova dal lato opposto del canyon di fronte ai Sassi di Matera, in un’area che custodisce un patrimonio naturalistico e archeologico di grande importanza.
Nel 2007, circa 1.000 ettari del Parco sono stati ufficialmente riconosciuti dall’UNESCO come Patrimonio Mondiale dell’Umanità, insieme all’area dei Sassi, per il loro valore culturale e ambientale unico al mondo.

Il paesaggio rupestre del Parco

imageIl Parco della Murgia Materana è un autentico scrigno di storia e natura, dove il paesaggio rupestre racconta la presenza umana fin dal paleolitico inferiore. Lungo i canyon e gli altipiani della zona, si trovano numerosi villaggi rupestri scavati nella pietra, tracce visibili degli insediamenti che si sono susseguiti dalla preistoria fino ai tempi moderni.

Dopo il periodo medievale, molti di questi antichi insediamenti, noti anche come casali rupestri, sono stati riconvertiti per usi agricoli e pastorali, fungendo da ricoveri per il bestiame e da spazi legati alla vita rurale. Questo uso prolungato ha contribuito a conservare e stratificare nel tempo un paesaggio culturale unico, oggi accessibile a chi desidera scoprire il volto autentico della Basilicata.

Oltre alle aree più visitate di Murgia Timone, Murgecchia e Contrada Palomba, il Parco si estende a sud di Matera, arrivando fino al territorio del vicino comune di Montescaglioso. In questa zona, particolarmente ricca di testimonianze rupestri, si trovano i suggestivi insediamenti di Contrada Agna, che ospita la celebre Grotta dei Pipistrelli, i cui reperti archeologici sono custoditi al Museo Nazionale Ridola.

Tra gli altri siti di grande valore si segnalano il complesso dell’Ofra, il Santissimo Crocifisso alla Selva (noto anche come Cristo la Selva), il Villaggio Saraceno e l’area rupestre di Murgia Sant’Andrea, situata in agro di Montescaglioso.
A sud, lungo la Gravina di Picciano, si incontrano altri importanti complessi rupestri, tra cui Santa Lucia al Bradano e soprattutto la straordinaria Cripta del Peccato Originale. Quest’ultima, conosciuta come la “Cappella Sistina dell’arte rupestre”, conserva affreschi risalenti all’epoca longobarda, di inestimabile valore storico, artistico e spirituale.
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Visitare il Parco della Murgia Materana

Esplorare il Parco della Murgia Materana è un'esperienza imperdibile per chi visita Matera, significa immergersi in una dimensione dove la natura incontaminata incontra l’archeologia rupestre. Per chi programma un itinerario a Matera, questa tappa è altamente consigliata e offre numerose possibilità di escursione, tra panorami mozzafiato, antichi insediamenti e sentieri nella roccia.

Murgia Timone e il Belvedere del Parco
Uno dei luoghi più iconici è senza dubbio il Belvedere di Murgia Timone, situato di fronte ai Sassi di Matera. Da qui si gode di una vista impareggiabile sull'intero canyon e sul paesaggio rupestre. Il belvedere è facilmente raggiungibile in auto, seguendo la SS7 (via Appia) in direzione Laterza, con segnaletica dedicata.

Lungo il percorso che conduce al belvedere si incontrano complessi rupestri come San Nicola alla via Appia, Murgia Tre Ponti, e la chiesa rupestre di San Falcione. Ai piedi del belvedere si trovano le chiese rupestri di Madonna delle Tre Porte e Sant’Agnese, mentre il sentiero Belvedere consente di esplorare il versante orientale della Gravina, i villaggi neolitici di Murgia Timone e la chiesa di Madonna delle Croci. Per percorsi più lunghi è consigliata la presenza di una guida esperta.

Contrada Palomba
Situata all’ingresso nord-est di Matera, Contrada Palomba è celebre per le sue cave di tufo e per il suggestivo Parco Scultura della Palomba, uno spazio espositivo a cielo aperto creato dall’artista Antonio Paradiso. Le sue imponenti installazioni in ferro e pietra si integrano perfettamente con l’ambiente murgiano, offrendo una fusione unica tra arte contemporanea e paesaggio rupestre.
Poco distante si trova anche il Santuario di Santa Maria della Palomba, uno dei luoghi di culto più importanti del materano, costruito su un articolato complesso rupestre che si affaccia drammaticamente sulla Gravina di Matera.

Contrada Murgecchia
Tra le aree più suggestive e ricche di significato storico del Parco, Contrada Murgecchia custodisce alcune delle più antiche testimonianze di insediamento umano nel territorio materano. Si accede sempre dalla SS7, in prossimità del Santuario della Palomba.
Qui si trova un villaggio neolitico oggetto di studi fin dall’inizio del Novecento grazie all’opera di Domenico Ridola, oltre a una necropoli dell’età del Bronzo e diversi insediamenti rupestri risalenti all’alto medioevo. Questa zona rappresenta un luogo ideale per escursioni archeologiche e per approfondire la conoscenza delle radici preistoriche della civiltà materana.
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